La coltivazione della canapa ha un legame profondo con la storia dell’uomo e lo sviluppo dell’agricoltura.

La canapa è stata usata per produrre tessuti, corde, carta, olio, cibo, combustibile e altro in molte parti del mondo sin dall’antichità.

Da quanto sappiamo, la canapa è la prima pianta che sia mai stata coltivata. La più antica testimonianza di lavorazione organizzata di un prodotto sono i resti di una manifattura di canapa che risale a 8000 anni circa prima di Cristo, ritrovati a Catal Huyuk (antica Mesopotamia) sul territorio dell’attuale Turchia. Anche in Egitto ci sono stati dei ritrovamenti che testimoniano la diffusione della canapa tra gli antichi egiziani. E poi altre conferme dal sud america, dall’asia e dall’africa. Ognuno di questi paesi custodisce saperi, usi e tradizioni millenari legati agli utilizzi più svariati della pianta di canapa.

Nel tempo la pianta ha fatto il giro del mondo trasportata e tramandata di popolo in popolo, di continente in continente per millenni. Furono gli Sciti intorno al 1500 a.c. ad introdurre l’uso tessile e sociale della pianta in Europa.

Nel corso della storia la pianta assunse sempre più un ruolo centrale nelle economie di tutto il mondo raggiungendo un ruolo primario tra le risorse necessarie e di scambio.

Purtroppo oggi sono ancora troppi i paesi dove questa pianta viene criminalizzata ma li dove la lungimiranza dei governanti ne ha ammesso l’utilizzo nei campi industriale, medico e ricreativo i risultati non si sono fatti attendere registrando sin da subito una crescita esponenziali in diversi settori.